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DHT (Diidrotestosterone): qual è il suo ruolo nella perdita di capelli dell’uomo?

Pubblicato in: Alopecia/calvizie, Genere (sesso) e capelli, Notizie sui capelli | Tempo di lettura: 7 min | 55656 Visualizzazioni
DHT (Diidrotestosterone): qual è il suo ruolo nella perdita di capelli dell’uomo?
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Sommario

La perdita di capelli, chiamata anche calvizie, è una condizione che colpisce entrambi i sessi indistintamente, sebbene sia meno frequente nel genere femminile: si stima, infatti, che l’alopecia androgenetica colpisca l’80% degli uomini, il 35% delle donne in età fertile ed il 50% di quelle in menopausa.

Durante gli anni sono state effettuate molte ricerche specialistiche, ma le cause della perdita dei capelli rimangono tuttora sconosciute, sebbene nel diidrotestosterone si sia individuato il principale responsabile della calvizie nell’uomo. Il diidrotestosterone, comunemente identificato anche con la sigla DHT, è una molecola che sembra essere strettamente correlata all'insorgenza dell’alopecia androgenetica. Il Diidrotestosterone è un derivato del testosterone, risultato della conversione grazie all'enzima 5-alfa-reduttasi, e la sua azione sui follicoli è particolarmente dannosa: la miniaturizzazione follicolare porta all’atrofia del bulbo terminando in modo definitivo il ciclo di crescita del capello.

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In questo articolo tratteremo di cos'è il deidrotestosterone, di come influenza la crescita e la caduta dei capelli e di come sia necessario intervenire per tempo per evitare il cronicizzarsi di un problema.

Cos’è il DHT?

Il DHT è un ormone androgeno steroideo (il termine deriva dal greco “andro”, maschile) prodotto dalle gonadi. Gli androgeni sono responsabili dei tratti biologici che caratterizzano i maschi – come ad esempio voce profonda e massa muscolare sviluppata. Il testosterone viene convertito nella sua forma attiva, il DHT, grazie a specifici enzimi: si stima che circa il 3% del testosterone divenga DHT.

Il diidrotestosterone durante lo sviluppo fetale gioca un ruolo di primaria importanza nello sviluppo del pene e della prostata, ma sostiene anche lo sviluppo dei cosiddetti caratteri sessuali secondari, come l'abbassamento del tono della voce, la crescita di peli facciali e corporei, la stempiatura e la secrezione sebacea. Il diidrotestosterone è inoltre importante a livello psicologico, per la comparsa dello stimolo sessuale. Un suo eccesso è deleterio sui follicoli sensibili poiché lo miniaturizza portandolo all'atrofia completa e quindi alla cessazione di ogni attività produttiva e alla calvizie

Il ruolo del DHT è piuttosto sfaccettato e non si limita solamente ai capelli: questo metabolita è coinvolto anche nell'iperplasia prostatica benigna e nel cancro alla prostata.

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Curiosità sul DHT

A seguire alcune informazioni specifiche su alcuni punti chiave che riguardano il DHT:

  • Il DHT è di vitale importanza per lo sviluppo in utero dei caratteri di genere maschili
  • Il testosterone diventa DHT grazie all’azione degli enzimi
  • Il DHT è cinque volte più potente del testosterone a causa della maggiore affinità con i recettori androgeni;
  • Il DHT è un androgeno e caratterizza i tratti tipici maschili
  • Non si conosce ancora il ruolo del DHT nello sviluppo femminile
  • Il Diidrotestosterone causa l’atrofizzazione dei follicoli piliferi

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Crescita e caduta capelli

La calvizie o alopecia androgenetica colpisce i capelli sulle tempie e sulla nuca che diventano via via più sottili fino alla totale caduta.

Prima di comprendere come avviene la caduta è opportuno comprendere nel dettaglio il ciclo di crescita dei capelli sani, che si può dividere in tre fasi distinte:

  • Anagen: la fase di crescita. I capelli rimangono in questa fase dai 2 ai 6 anni. Più a lungo dura questa fase, più lunghi cresceranno i capelli. Normalmente circa l’85% dei nostri capelli è in questa fase
  • Catagen: questa fase dura solamente 2 settimane e permette al follicolo di rinnovarsi
  • Telogen: è una fase di riposo in cui i follicoli non sono attivi e può durare dagli 1 ai 4 mesi. Normalmente il 10-15% dei capelli sono in questa fase. Quando questa fase finisce e ricomincia l’anagen, i capelli già esistenti vengono espulsi dal bulbo pilifero dai nuovi esemplari che stanno crescendo.

Durante le calvizie i follicoli lentamente si atrofizzano e la fase anagen è sensibilmente anagen catagen telogenridotta, portando ad una riduzione dell’allungamento dei capelli. Nello stesso tempo, la fase telogen si allunga. Questo ciclo alterato diventa man mano più evidente durante la fase telogen.

Col passare del tempo la fase anagen diventa così breve da non permettere al capello nemmeno di spuntare sulla superficie della pelle.
La miniaturizzazione dei follicoli causa un assottigliamento progressivo della chioma ad ogni ciclo di crescita. La graduale atrofia del follicolo porta, nelle fasi terminali, a peli vellus. Questi peli corti, sottili e soffici sono gli stessi che hanno i bambini che scompaiono durante la pubertà in risposta agli androgeni.

Come il DHT influenza la crescita dei capelli

La capigliatura cresce continuamente senza la presenza del DHT, a differenza dei peli delle ascelle, dei peli pubici e della barba che non potrebbero esserci senza la presenza degli androgeni.

Si ritiene che il DHT si leghi ai recettori androgeni dei bulbi piliferi della testa e, attraverso un meccanismo non pienamente conosciuto, innesca geneticamente la miniaturizzazione dei recettori portando all’atrofizzazione del bulbo.

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A riprova di ciò, i ricercatori hanno scoperto che sia i follicoli che la pelle di uno scalpo calvo contengono un livello molto più alto di diidrotestosterone della norma.

Gli studi finora condotti, però, non riescono a far luce sul perché gli effetti del DHT siano più evidenti su alcuni soggetti piuttosto che su altri. Potrebbero essere coinvolti alcuni dei seguenti meccanismi:

  • L’aumento dei recettori del diidrotestosterone nei follicoli
  • Un aumento della produzione locale del DHT
  • Aumento della sensibilità dei recettori androgeni
  • Aumento del DHT prodotto nel corpo e trasportato attraverso la circolazione
  • Aumento del testosterone in circolo che si comporta come un precursore del DHT

Il diidrotestosterone è un ormone intrafollicolare fondamentale nella coordinazione del ciclo vitale del capello. È noto che il DHT ha un’attività maggiore di circa cinque volte al normale testosterone. Tuttavia la quantità di DHT nello scalpo è minore se comparato ad i livelli della prostata.
Rimangono tuttora sconosciuti come questi livelli siano controllati e perché cambino.

Il ruolo del 5alfa-reduttasi

Esiste un’enzima che regola la conversione del testosterone in diidrotestosterone: il 5-alfa reduttasi (5α-R). Quando si verifica un aumento del 5α-R nel corpo, ci sarà un aumento nella quantità di testosterone che verrà trasformato in DHT con conseguente caduta di capelli.

Ci sono ben due versioni del 5α-reduttasi: il tipo 1 ed il tipo 2. Il tipo 1 si trova principalmente nelle ghiandole sebacee che producono il lubrificante naturale della pelle, il sebo. Il ruolo del 5-alfa-reduttasi di tipo 1 è ancora sconosciuto.

Il Tipo 2, invece, è il principale responsabile della perdita di capelli e si trova principalmente nel tratto genito-urinario e nei follicoli dei capelli.

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Esistono soluzioni?

I farmaci utilizzati per l’inibizione del DHT aumentano l’afflusso di sangue ai follicoli e diminuiscono la produzione di quest’ormone da parte dell’organismo. La soluzione migliore per mitigare gli effetti del DHT, però, sta nel riequilibrare il sistema ormonale in maniera naturale e non aggressiva, ad esempio mediante una alimentazione sana ed equilibrata. L’inibizione chimica del deidrotestosterone tramite farmaci potrebbe portare ad effetti collaterali non desiderati ben più gravi della caduta di capelli.

I prodotti tricologici dell’Istituto Dermes

Per un’efficace azione di prevenzione contro la caduta dei capelli non è indicato inibire chimicamente il DHT ma può essere utile cercare di regolarizzare il ciclo di ricrescita dei capelli e favorire una corretta pulizia della cute, grazie a prodotti appropriati e non aggressivi, insieme ad alcune accortezze igieniche.

Nel catalogo dell’Istituto Dermes è possibile trovare quindi una serie di specifici trattamenti e prodotti in grado di ristabilire il corretto equilibrio idrolipidico su tutto il cuoio capelluto.

I trattamenti dell’Istituto Dermes che risultano utili a tale scopo sono:

  • Correttivo-Mantenimento: contribuisce al recupero fisiologico e al mantenimento della chioma che nel tempo ha perso volume e massa; grazie ai suoi principi attivi naturali risulta efficace in tutti i casi di capelli deboli, privi di tono e in presenza di cuoio capelluto con sebo e/o forfora;
  • Correttivo d’urto: indicato nei casi di squilibrio cutaneo e perdita di capelli abbondante con sfoltimento generale o localizzato; indispensabile per trattare lo scalpo con sebo e/o forfora marcata e/o crosticine, pruriti e rossori;
  • Correttivo: migliora la biostimolazione del cuoio capelluto, normalizza la seborrea, contrasta la forfora, rivitalizza i capelli secchi, sfibrati, sottili e previene la caduta dei capelli;
  • Equilibrante: offre un’azione lenitiva nei confronti di un cuoio capelluto alterato e nei confronti delle ghiandole sebacee, risultando quindi efficace nel recupero e nel mantenimento dei capelli.

Per la fase igienica, il prodotto maggiormente efficace per contrastare la caduta dei capelli è il Rigen Hair, un siero biologico sviluppato dall'associazione di eccellenti materie prime di derivazione naturale, capace di rilasciare con regolare continuità piccole concentrazioni di principi attivi e nutrire i bulbi piliferi, stimolando la crescita dei capelli e rafforzandone le strutture.

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