Il ciclo di ricrescita dei capelli è quel processo fisiologico attraverso il quale la capigliatura si rinnova. Contrariamente a quanto comunemente si pensa, il capello non è sempre lo stesso dalla nascita alla morte. Durante l'arco di vita di un essere umano ogni capello presente sul cuoio capelluto ripete il suo ciclo di ricrescita (anche detto ciclo pilifero) svariate volte: nasce, si sviluppa, muore, rinasce. Per questo motivo la perdita di capelli giornaliera, entro certi limiti, è da considerarsi fisiologica.
Perdere i capelli a un ritmo di 35 al giorno rientra nella media; laddove il numero di capelli che cadono è significativamente superiore il fenomeno va considerato come un campanello d'allarme. Di fatto, ci sono individui che, vantando dalla nascita una folta capigliatura, sono soggetti a una caduta di capelli fisiologica che può toccare anche i 90/100 al giorno. Di conseguenza, la perdita di capelli va sempre commisurata alle particolari caratteristiche di ognuno ed è influenzata da svariati fattori quali la stagionalità, il patrimonio genetico e l'equilibrio ormonale.
Se, tenuto conto di questi fattori, rileviamo una caduta dei capelli patologica o evidenti anomalie del cuoio capelluto, è importante intervenire per tempo prima che i follicoli piliferi si atrofizzino diventando improduttivi. Un follicolo si atrofizza quando esaurisce il suo numero di cicli di ricrescita capelli geneticamente predeterminati. Considerando che il ciclo di vita di un capello sano varia fra i 2/4 anni per l'uomo e i 5/6 per la donna, e che si ripete anche 20 volte nell'arco di una vita, possiamo ben capire come follicoli che rimangono improduttivi quando si hanno 20 anni, ma anche 30 o 40, significa che hanno ridotto sensibilmente la durata di ogni ciclo fino a diventare precocemente improduttivi.
Più che di follicoli bisognerebbe sempre parlare di unità follicolari, giacché all'interno del follicolo la stessa papilla dermica dà spesso origine a più di un capello. Ogni unità follicolare è composta da 1, 2 o 3 (raramente 4 o 5) fibre di capelli, avvolte da una banda di collagene. Ogni fibra è provvista del proprio muscolo erettore e delle relative ghiandole sebacee. L'apparato pilosebaceo, così formato, assicura la crescita del capello a un ritmo di circa 0,30 millimetri al giorno.
A differenza degli animali che hanno la caduta dei peli concentrata in determinati periodi dell'anno (muta), nell'uomo il processo di ricrescita dei capelli (anagen, catagen e telogen) è continuo, e il ricambio fisiologico risulta impercettibile. Inoltre non è avviene in maniera sincrona, poiché ogni capello è indipendente dagli altri. In pratica i capelli nell'uomo nascono, crescono e muoiono secondo una cadenza che garantisce in ogni periodo dell'anno una percentuale di capelli costante. Solo in primavera e autunno si verifica una "accelerazione" del ricambio (effluvio stagionale fisiologico), a determinarlo a quanto pare intervengono la diversa lunghezza della giornata e le variazioni della temperatura.
Fino a quando i capelli che cadono vengono rimpiazzati da capelli nuovi e sani, non sussistono i presupposti per una calvizie, ma quando i nuovi capelli danno luogo a un ciclo di ricrescita sempre più breve, l'esito finale è l'estinzione precoce. Per evitare questo tipo di evento è necessario ricorrere a trattamenti tricologici per la ricrescita dei capelli, prima che sia troppo tardi.
Nella stessa capigliatura i capelli più spessi e robusti hanno un ciclo di vita più lungo rispetto ai capelli più sottili. Individuare le cause della caduta dei capelli significa quindi scoprire i fattori che perturbano il regolare ciclo di ricrescita dei capelli.
Il ciclo di ricrescita dei capelli (o ciclo di vita) si compone di 3 macro fasi:
È la fase di crescita del capello. La sua durata varia fra 2 e 4 anni nell'uomo, fra 5 a 6 nella donna. In una capigliatura sana 1'85-90% circa dei capelli si trova in questa fase. La fase ANAGEN è a tutti gli effetti una fase attiva in essa il capello non cessa mai di crescere.
In questa fase il bulbo sostiene un'attività metabolica di nutrimento e accrescimento molto intensa. La papilla dermica, inoltre, viene introflessa nella matrice fondamentale del capello e per questo motivo si trova direttamente a contatto con i terminali nervosi e i capillari sanguigni del derma che provvedono a ossigenare e nutrire i capelli sostenendone la rapida ricrescita.
È la fase di progressiva sospensione delle funzioni vitali del capello. Dura circa 1/3 settimane, il tempo necessario al bulbo per risalire fino al colletto e perdere la guaina epiteliale interna.
La fase CATAGEN è caratterizzata da una rapida diminuzione della scissione cellulare (mitosi), fino a che tale funzione cessa completamente e il bulbo si distacca leggermente dal follicolo salendo verso la superficie del derma. In pratica la crescita dei capelli durante la fase catagen è molto più lenta e risolutiva.
Questa fase è facilmente riconoscibile perché il capello comincia a manifestare le prime avvisaglie di iponutrizione come assottigliamento del bulbo in relazione alle dimensioni del fusto del capello. Alla fine, il bulbo rimane collegato alla papilla dermica tramite una fine colonna cellulare (le ultime cellule prodotte dalla matrice). Intanto anche i melanociti arrestano la loro attività metabolica, mentre il capello riduce, fino a cessare del tutto, le proprie funzioni vitali.
È la fase di riposo del capello. Dura 2/4 mesi, il capello si trova ancora nel follicolo pilifero, ma le attività vitali sono completamente cessate. Si tratta di un capello che non ha più ossigenazione e nutrimento dalla papilla dermica e resta debolmente infisso nel follicolo. Avendo terminato la sua fase di crescita la radice del capello mostra un bulbo a forma di "clava", molto assottigliato e con bordi frastagliati. A occhio nudo questo bulbo, ormai atrofico, si presenta come una capocchia di spillo alla base del capello. Spesso allarma i pazienti che credono di aver perduto la parte germinativa del capello, che invece è rimasta alloggiata in profondità nella cute dei capelli pronta, se tutto procede regolarmente, ad avviare la ricrescita del capello, una nuova fase ANAGEN.
I capelli in fase TELOGEN a volte vengono rimossi dal cuoio capelluto esercitando una modesta trazione, senza accorgersene, come quando ci si gratta la testa. In caso di telogen effluvio la perdita di capelli può essere davvero ingente. A volte i capelli capelli possono cadere perché sollecitati meccanicamente dalla pettinatura, dalla spazzolatura o perché nuovi capelli in fase anagen li spingono fuori dai follicoli in cui sono situati. Se il capello a riposo viene asportato meccanicamente, il follicolo interrompe il suo riposo e inizia precocemente un nuovo anagen.
Di norma, in una capigliatura sana, circa il 9-14% si trova in fase TELOGEN; se tale percentuale sale al 20% si può parlare di una modesta e incipiente alopecia; mentre una percentuale del 30% significa che si è in presenza di una alopecia importante. È da notare che nei bambini, di norma, la percentuale di capelli in fase TELOGEN non supera il 5%. Questo è il motivo per cui "a loro" i capelli ricrescono così abbondanti.
Permettere la naturale crescita dei capelli, astenendosi da condotte che minano la loro salute attraverso l’uso di sostanze inadeguate e dannose, o trattamenti stressanti, è uno dei modi migliori per favorire il naturale ciclo di ricrescita dei capelli, mantenendoli sani e forti. Capelli fini, deboli e sfibrati sono un segnale di sofferenza che potrebbe preludere a una caduta precoce, un primo campanello d’allarme che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Fenomeni poi come lo stress, gli squilibri ormonali e/o metabolici possono poi interferire con il normale ciclo di crescita del capello.
Per una corretta prevenzione e per mantenere i capelli sani e forti è possibile consultare il ricco ventaglio di proposte che presenta il catalogo dell’Istituto Dermes con i suoi trattamenti e i suoi prodotti igienici, senza siliconi e parabeni e con ingredienti derivati da estratti vegetali. Questi risultano essere il rimedio più indicato per chi vuole prendersi cura del naturale equilibrio fisiologico dei capelli e delle problematiche che potrebbero interessare il cuoio capelluto.