Da Rosso Malpelo di Verga alla Ragazza con i Capelli Rossi di Charlie Brown, da Fiorella Mannoia a Pippi Calzelunghe, sui capelli rossi è stato detto tutto e il contrario di tutto. Questo colore di capelli, decisamente poco comune nonostante in alcuni paesi (come l’Irlanda) ci sia una percentuale piuttosto alta di “pel di carota” tra la popolazione, porta con sé una sequela inevitabile di miti e stereotipi sulla sua origine. Spiegazioni, generalmente poco scientifiche, alla più banale delle domande: “Perché certe persone hanno i capelli rossi?”
Oggi, pare che una spiegazione scientifica sia finalmente arrivata. Ci ha pensato un progetto di ricerca britannico specializzato nello studio delle variabili ereditarie, che ha analizzato il DNA di 4.000 persone affette da rutilismo (questo è il nome scientifico che denota i capelli rossi). La risposta, nonostante provenga da scienziati di rigore, non ha affatto cancellato il carattere leggendario e un po’ romantico da sempre assegnato ai capelli rossi. Il cielo nuvoloso del Nord Europa è la ragione dei capelli rossi.
Andando verso nord, infatti, si incontra un numero sempre maggiore di individui con pelle chiara, lentiggini e una generica intolleranza al sole, fattori che, da soli, si pensava bastassero a giustificare il rutilismo. In realtà, le ore quotidiane di luce solare sono più influenti di quanto si pensasse. In Gran Bretagna e in Irlanda, patrie dei capelli rossi, scarseggiano più che ad altre latitudini e longitudini (in Svezia le ore di luce giornaliera sono in media 5,4, in Scozia sono solo 3,1). La completa spiegazione scientifica di come i capelli rossi siano frequenti nelle popolazioni britanniche è naturalmente più complessa, ma noi siamo comunque soddisfatti. Il bel cielo d’Irlanda ci ha svelato un segreto che non ci ha delusi.