La sensazione di prurito in testa e fastidio o bruciore al cuoio capelluto è un sintomo molto diffuso che può presentarsi sia nell'uomo che nella donna creando una sensazione di disagio ed imbarazzo in chi la avverte; può inoltre essere associato ad una eruzione cutanea visibile a livello macroscopico.
L'intensità del prurito varia da caso a caso, ma quasi tutti coloro che si presentano nei centri tricologici per questo problema pronunciano frasi come "mi prude la testa" o "mi prudono i capelli" o, ancora, "sento un continuo prurito al cuoio capelluto".
Questa comune percezione di irritazione della cute che spinge a grattarsi e che, talvolta, si accompagna ad un indolenzimento o ad un vero e proprio dolore, può avere cause anche molto diverse fra loro e non va sottostimata perché può anticipare o accompagnare una caduta dei capelli precoce. Grattare la cute in modo eccessivo potrebbe, inoltre, favorire l'insorgere di infezioni secondarie causate dall'ingresso di agenti patogeni (batteri, funghi etc.) venuti a contatto con il cuoio capelluto.
Il prurito in testa si manifesta unitamente ad altre problematiche del cuoio capelluto ad esso correlate. In particolare è possibile che si accompagni a:
Elencare tutte le possibili cause di prurito alla cute è pressoché impossibile, tanto più se consideriamo tutte le allergie che possono essere causate dalle sostanze chimiche presenti nei prodotti cosmetici e negli shampoo, oppure dal ruolo giocato dall'inquinamento atmosferico in molte città.
Ad ogni modo il prurito si riscontra generalmente in concomitanza di:
Ulteriori cause di prurito da prendere in considerazione sono:
La forfora, ovvero la desquamazione del cuoio capelluto, è una della cause più comuni di prurito alla testa. Il prurito infatti è un segnale che avverte che il cuoio capelluto è esposto a delle sostanze irritanti le quali provocano la forfora. Quando si ha lo stimolo a grattarsi è perché il corpo sta cercando di eliminare quella sostanza irritante per produrre nuove cellule; insomma, il prurito è una risposta all'irritazione. Bisogna però fare una distinzione tra:
Le squame non cadono depositandosi sulle spalle, ma restano attaccate alla cute grassa trattenute dal sebo in eccesso. In questo caso il prurito percepito è notevole e si può produrre un arrossamento della pelle specialmente come esito di un eccesso di grattamento. Forfora grassa e prurito protratti nel tempo possono accentuare la caduta precoce dei capelli, pertanto non vanno trascurati;
Il cuoio capelluto è secco e disidratato e le cellule si staccano. Non si manifesta eccessivo prurito, e di solito nemmeno caduta di capelli, ma l'effetto antiestetico è evidente.
Detta anche asteatosi, è causata dalla carenza di acqua e/o grassi sul cuoio capelluto. In particolare si manifesta a causa del caldo, del freddo o degli agenti inquinanti presenti nell'atmosfera. Si tratta di un'alterazione del normale equilibrio idro-lipidico che serve a fornire ai capelli l'ambiente ideale per crescere sani. La cute dei capelli secca, che talvolta dà origine a forfora secca, può produrre una sensazione di leggero prurito cutaneo che spinge a grattarsi per cercare sollievo. Il dolore di solito non è presente e la caduta di capelli non risulta essere influenzata dalla secchezza della cute.
La produzione eccessiva di sebo tende a occludere la parte terminale dei follicoli producendo l'irritazione della cute. A sua volta la sovrabbondanza di sebo che si deposita sul cuoio capelluto non lascia "respirare" la pelle e aumenta la fastidiosa sensazione di prurito. Si manifesta soprattutto in persone che hanno la pelle e i capelli grassi, a qualsiasi età e, secondo gli studi, è causata stress psichico o fisico, genetica e sbalzi ormonali. Anche il dolore al cuoio capelluto è abbastanza frequente in presenza di seborrea e costituisce un sintomo di possibile alopecia seborroica.
Tipologia di eczema causata dal sebo in eccesso (o degradato) che produce infiammazione e irritazione della cute con possibile arrossamento (eritema). La sensazione di prurito può essere anche intensa, induce a grattarsi e, così facendo, può dare origine alla follicolite. La caduta dei capelli non è una causa diretta della dermatite seborroica, ma viene accelerata dal sebo in eccesso. In questi casi può essere d'aiuto utilizzare prodotti a base naturale.
L'intensa frizione della cute, sotto forma di sfregamento o grattamento, può portare all'infiammazione della parte superiore dei follicoli piliferi, soprattutto quando questi sono occlusi dall'eccesso di sebo. Oltre al prurito insorge un senso di dolore alla cute che aumenta il desiderio di grattarsi. Nei casi di follicolite del cuoio capelluto i capelli rischiano di cadere in seguito allo stress da grattamento.
La psoriasi del cuoio capelluto è una malattia di origine ereditaria che causa irritazione cutanea e formazione di placche o squame biancastre. Questa affezione della cute, contro cui si può fare ben poco, normalmente non si accompagna a prurito e non causa perdita dei capelli.
Con il termine tigna del cuoio capelluto (Tinea Capitis) si fa riferimento all'aggressione che i capelli subiscono da parte di un micete (fungo). La tigna è quindi un'infezione fungina e si presenta con una o più chiazze eritematose e desquamate, nelle quali i capelli sono spezzati e appaiono sporchi, come coperti da polvere (spore del fungo). Il prurito in testa è forte e si associa a una sensazione dolorosa con perdita di capelli.
A volte intolleranze alimentari e allergie sono la causa del prurito. Pensiamo ad esempio a trattamenti chimici, come tinte e decolorazioni: si tratta di azioni meccaniche che possono avere degli “effetti indesiderati” sul nostro cuoio capelluto, come appunto il prurito. Per identificare, come causa del prurito, un’allergia ci deve essere una manifestazione cutanea.
Le sostanze contenute per esempio nelle tinte per capelli possono irritare il cuoio capelluto, determinando quindi una fastidiosa sensazione di prurito. In questi casi, l’utilizzo di prodotti per capelli delicati e riequilibranti può apportare un notevole contributo per risolvere il problema.
Non esiste una relazione sistematica fra prurito e perdita dei capelli. Come abbiamo visto tutto dipende dai fattori che causano il prurito: la psoriasi, la dermatite, la forfora secca o la follicolite non sono causa diretta di caduta capelli; la seborrea, e di conseguenza la forfora grassa e la dermatite seborroica, sono quanto meno una concausa della caduta dei capelli.
L'ipersecrezione sebacea o la produzione di sebo degradato (per problemi metabolici, ormonali o infettivi) risulta essere un fattore determinante sia per l'insorgenza di prurito alla testa sia come acceleratore del processo di miniaturizzazione e caduta dei capelli. Non a caso la ricerca ha dimostrato che l'iperattività dell'enzima 5-alfa-reduttasi è sia all'origine della produzione di sebo in eccesso (seborrea) sia all'origine della caduta dei capelli di tipo ereditario (alopecia androgenetica); ed è proprio per questa doppia correlazione causale che si può parlare di alopecia seborroica (alopecia androgenetica + seborrea).
Analogamente a quanto detto in proposito della caduta capelli anche fra prurito e dolore al cuoio capelluto (tricodinia) non c'è una relazione costante. Evidentemente in patologie come la tigna o la follicolite, per esempio, i due sintomi si presentano simultaneamente, in altri casi prurito e dolore variano a seconda dell'entità e delle caratteristiche dell'affezione cutanea. La forfora, per esempio, si accompagna più spesso al prurito che al dolore cutaneo; la seborrea provoca prurito e dolore in una misura che può variare molto fra una persona e un'altra; nella psoriasi il dolore è raro, ma nei casi estremi può essere anche molto intenso.
Considerando che a questi elementi bisogna aggiungere l'influenza dei fattori psicologici (traumi, stress e ansia) e dei fattori esterni (alimentazione, trattamenti cosmetici, agenti chimici, prodotti igienici, ecc.) si comprende come ogni caso vada trattato nel rispetto delle sue specifiche caratteristiche, dopo un accurato esame del soggetto colpito e del suo stile di vita.
Non c'è relazione diretta fra i due fenomeni. I capelli grassi sono causati da un eccesso di sebo oleoso ed è quest'ultimo, semmai, che accumulandosi sulla cute arreca una sensazione di fastidio e spinge a grattarsi. Quindi in presenza di capelli grassi non bisogna fare l'errore di pensare che questi siano la causa del prurito: entrambi sono sintomi di un'alterazione dell'equilibrio acido-idro-lipidico della cute.
Quando tra un lavaggio e l’altro passa molto tempo, può capitare che dei residui di sebo in eccesso rimangano sul cuoio capelluto, i quali provocano irritazione e spingono a grattarsi. Per di più, grattandosi si possono danneggiare il cuoio capelluto e i follicoli piliferi, causando la forfora.
Ecco alcuni consigli da seguire per combattere il prurito in testa:
Innanzitutto bisogna sottolineare come nella scelta di shampoo, balsami e prodotti per lo cura igienica dei capelli, si badi troppo spesso alla funzione accessoria (quella estetica), invece che alla funzione primaria (la cura, la pulizia dei capelli e del cuoio capelluto). Di conseguenza capita che si usino shampoo troppo aggressivi che disidratano la cute e talvolta causano la forfora, oppure prodotti che irritano il cuoio capelluto producendo una sensazione di prurito.
Esclusi i casi in cui il prurito è causato da abitudini igieniche o cosmetiche errate (in tal caso interrompendo la pratica deleteria normalmente si recupera l'equilibrio originario), per eliminare il prurito è necessario contrastare il fenomeno che lo produce. Quindi a seconda che si tratti di seborrea, forfora, dermatite, e così via, sarà necessario ricorrere a trattamenti tricologici mirati in grado di rimuovere la specifica anomalia.
È importante capire che il prurito è un sintomo che segnala un problema di salute del cuoio capelluto e che può preannunciare o accompagnare un diradamento precoce dei capelli. Perciò non si tratta solo di trovare un rimedio momentaneo alla fastidiosa sensazione di prurito, ma di ripristinare buone condizioni di salute su tutta la cute e a livello dei follicoli piliferi.
Nel caso di un periodico o persistente prurito alla testa, sono vivamente sconsigliati i rimedi fai da te. Alcuni luoghi comuni dicono che l'olio e l'aceto siano dei rimedi per contrastare il prurito causato dal cuoio capelluto secco o pruriginoso, ma non vi è nessuno studio che comprova questa loro azione emolliente. Nei casi che non suggeriscono un intervento medico, per contrastare il prurito ai capelli e tutti gli eventuali problemi correlati si possono usare trattamenti per capelli, accompagnati da un regolare prassi igienica con prodotti specifici che detergano bene la cute e ripristino il naturale equilibrio fisiologico del capello.
Prurito del cuoio capelluto, dolore e caduta dei capelli, richiedono interventi mirati e rimedi tricologici mirati; dilettantismo e approssimazione non portano di sicuro a risultati soddisfacenti.
Perché mi prude la testa?
Questo sintomo si manifesta per differenti cause: reazioni allergiche, dermatite, pediculosi, infezioni o parassiti
Quando il prurito è preoccupante?
Nel caso di prurito persistente, insopportabile e associato a eruzioni cutanee
Cosa fare contro il prurito in testa?
La prima azione è identificare la causa e cercare di risolverla e attenuarla. Nel contempo è necessario utilizzare prodotti mirati per idratare la cute
Cosa succede se mi gratto la testa?
In primis una frizione della cute porta ad un arrossamento. Persistendo la cute può lesionarsi provocando eventuali infezioni.