Oltre alla tecnica F.U.E. è ancora diffusa la tecnica F.U.T. (Trapianto dell'Unità Follicolare) considerata la metodologia "classica" di autotrapianto e definita anche "tecnica strip". A differenza della F.U.E. con questo intervento viene prelevata una striscia di cuoio capelluto (strip) dalla parte alta della nuca che viene poi suddivisa attraverso l'ausilio di un microscopio in frammenti contenenti le singole unità follicolari. Queste vengono conservate in una soluzione fisiologica che deve rispecchiare le condizioni del corpo umano affinché i follicoli siano in grado di generare nuovi capelli dopo il trapianto. Le singole unità follicolari vengono poi impiantate sul cuoio capelluto affetto da calvizie tramite piccole incisioni realizzate con un micro-bisturi: queste vengono realizzate in modo da ottenere un risultato finale discreto che non mostri cicatrici evidenti.
I vantaggi di questo metodologia di infoltimento tradizionale sono:
Dopo l'operazione, a seconda della densità di innesto delle unità follicolari o della dimensione dell'area trapiantata, si potrà avvertire una sensazione di gonfiore del cuoio capelluto che, generalmente, in una settimana si attenua e scompare. L'inconveniente di questa tecnica è che nella zona operata si può avvertire insensibilità per un certo periodo di tempo ma dopo tre mesi è già possibile beneficiare dei primi effetti del trapianto con la crescita di nuovi capelli nella zona trattata. Piccole cicatrici dovute all'intervento potranno essere nascoste grazie a delle sedute di tricopigmentazione effettuate nei mesi successivi alla realizzazione del trapianto.
Un effetto sgradevole per chi si sottopone al trapianto di capelli è la caduta dei capelli nell'area trapiantata che si manifesta nelle 2-6 settimane successive all'intervento. Questo fenomeno, che colpisce il 98% delle persone che si sottopongono a trapianto, è assolutamente normale perché i capelli sono indeboliti dal trapianto e si verifica sia con la tecnica F.U.E. che con la F.U.T. I follicoli trapiantati, invece, non subiscono danni e progressivamente genereranno nuovi capelli che andranno a infoltire la zona soggetta a diradamento precoce.
Con la FUE, occorre sottolinearlo, non si va incontro al rischio di avere una cicatrice lineare nella zona donatrice come con la tecnica F.U.T. ma i follicoli prelevati hanno un tasso di sopravvivenza leggermente inferiore. Inoltre la tecnica F.U.E. è consigliata per le persone che hanno un'area donante molto ridotta mentre chi ha un'area più ampia dalla quale estrarre i follicoli potrà ricorrere alla F.U.T.
E' bene ricordare che il trapianto di capelli è il rimedio estremo alla calvizie e prima di sottoporsi a questa tipologia di intervento è bene sottoporsi ad un test gratuito del capello per valutare l'entità dei propri problemi di capelli e le possibili soluzioni alternative al trapianto proposte dai nostri esperti tricologi.